Pagare una bolletta in ritardo può capitare a chiunque. I motivi possono essere molteplici, primo fra tutti la mancata disponibilità economica in un preciso momento per fare fronte alle spese delle utenze domestiche luce e gas.
In questo caso potrebbe essere una buona idea valutare un nuovo fornitore di luce o gas più conveniente.
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Hai ricevuto la bolletta in ritardo?
Un altro dei motivi per cui l’utente può essere costretto a pagare la bolletta luce o gas dopo la sua scadenza è semplicemente perché ha ricevuto in ritardo la comunicazione di pagamento. In questo caso, la prima cosa da fare è modificare la modalità di ricezione e di pagamento della bolletta scegliendo metodi automatizzati. In alternativa alla modalità di pagamento classica della fattura, cioè quella con il bollettino postale cartaceo, è preferibile l’addebito; in alternativa alla bolletta cartacea è preferibile la bolletta digitale o web.
Il metodo di pagamento ideale per evitare di diventare un utente moroso è il con RID bancario. Questo metodo di pagamento consiste nell’addebito automatico dell’importo fatturato in bolletta direttamente sul conto del consumatore. Il vantaggio è appunto il fatto di non dover attendere l’arrivo della bolletta per effettuare il pagamento. Il tutto avviene in maniera automatizzata e quindi non è necessario fare attenzione alle scadenze.
Giorni di tolleranza
In entrambi i casi è bene sapere che c’è un margine di tolleranza per chi paga le bollette in ritardo. I fornitori luce e gas solitamente concedono un paio di giorni per saldare la bolletta. Dopodiché inviano un sollecito di pagamento. In questo caso, oltre a pagare la bolletta, l’utente è tenuto anche a inviare al fornitore un documento che attesti l’avvenuto pagamento. Le modalità di recapito sono indicate dal fornitore nella lettera di sollecito.
Cosa succede però se si paga la bolletta in ritardo, oltre il periodo di tolleranza? Ci sono diverse casistiche.
Se la bolletta è scaduta da 10 giorni
Quando una bolletta è scaduta da 10 giorni riceverai una lettera di sollecito. Dovrai provvedere a pagare l’importo dovuto e a darne comunicazione al fornitore come descritto all’interno della lettera.
Se la bolletta è scaduta da 20 giorni
Quando una bolletta è scaduta da 20 giorni invece, riceverai una raccomandata in cui il fornitore specifica qual è il termine ultimo di pagamento dopo il quale l’utenza luce o gas sarà staccata. In realtà, l’utenza può essere disattivata non prima di 20 giorni dall’emissione della raccomandata e non prima di 15 giorni dal suo invio.
Quando si applica la mora
Se il periodo di tolleranza non viene rispettato, i fornitori possono applicare la mora all’importo totale della bolletta. Gli interessi di mora sono detti anche indennità di ritardato pagamento e il loro ammontare varia in base al fornitore e soprattutto dai giorni di ritardo accumulati e dalle spese sostenute dal fornitore per solelcitare il pagamento.
Inoltre, a fare la differenza è anche il mercato in cui opera il fornitore. Se è nel mercato libero gli interessi e le spese sono quelli previsti dal contratto; se è nel mercato tutelato invece, il tasso per gli interessi di mora è pari al tasso di riferimento fissato dalla Banca Centrale Europea (BCE) aumentato del 3,5%.
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